Al confine tra cielo e terra si dispiega e si cela l’Alta Langa, zona di confine tra le province di Cuneo, Asti e Alessandria, una regione sospesa tra i 600 e i 900 metri di altitudine, dove la maestosità delle Alpi incontra l’armonia delle colline. Qui, la fusione tra natura, cultura e tradizione secolare offre uno spaccato di vita piemontese autentico e intatto. Le colline dell’Alta Langa possono essere considerate un territorio ancora poco conosciuto, ma sempre di grande impatto. È l’”Altra Langa”, un luogo in cui l’altitudine segna il passaggio dai filari di vite dei grandi vini ai noccioleti, ai prati a pascolo e in macchie boschive che profumano per la brezza che viene dal mare in una successione di itinerari ideali per un turismo slow.
Su queste colline che si protendono verso la Liguria, si allunga un territorio autentico e godibile in ogni stagione: fresco e ventilato in estate grazie al “Marin” (un vento proveniente dalla Liguria), ricoperto dalla neve in inverno e colorato dalle sfumature calde del foliage in autunno.
Tuttavia, l’uomo non ha rinunciato alla coltura della vite e, con tanto duro lavoro (tipico di questa terra) ha costruito muri a secco: i terrazzamenti ne sono una poderosa testimonianza.
Con le pietre recuperate in faticosi percorsi dai fiumi ha costruito case di pietra calde ed accoglienti che sono l’orgoglio dell’architettonica rurale.
Panorami incantevoli e a perdita d’occhio vi portano attraverso le sue valli e vi inviteranno a salire con lo sguardo dove piccoli borghi dominano l’infinito con le proprie torri e roccaforti; sullo sfondo le Alpi!
Qualunque percorso decidiate di fare l’Alta Langa è un anfiteatro naturale punteggiato da intere frazioni in pietra ravvivate dal rosso dei coppi.
Non ancora battuta dal turismo dei grandi numeri, l’Alta Langa si pone come luogo ideale per soggiorni all’insegna della natura, del verde e del relax e invita sicuramente ad un turismo lento e riflessivo.
Ogni comunità contribuisce alla biodiversità e alla ricchezza culturale dell’Unione dando vita a una matrice unica di storie e paesaggi.
Uno dei progetti più interessanti e che evidenziano l’attitudine alla sostenibilità dell’Unione Montana dell’Alta Langa è sicuramente “BlossomingCities” dove l’attenzione si concentra sulla salvaguardia degli impollinatori, angeli custodi della biodiversità e pilastri della produzione agricola.
Pensate che il 75% delle principali colture alimentari del mondo e l’85% delle piante selvatiche dipendono da insetti impollinatori! Come tutti sappiamo molte specie di impollinatori stanno subendo drastiche diminuzioni e la perdita e il degrado degli habitat naturali sono solo alcuni dei fattori di questo declino; l’urbanizzazione e la mancanza di aree verdi sono considerate una delle principali minacce. Tra i partner del Progetto: l’Università Aristotele di Salonicco, l’Istituto per la promozione e certificazione dei prodotti agroalimentari, il Centro di ricerca e tecnologia agroalimentare dell’Aragona e l’Università di Daugavpils.
L’Alta Langa, con il suo patrimonio inestimabile di natura, cultura e tradizione, vi porterà ad esplorarla con la stessa lentezza con cui si è evoluta. È un invito a ritrovare, tra i suoi borghi e i suoi paesaggi, quella connessione umana e terrena che il frastuono quotidiano tende a farci dimenticare. Se cercate un’esperienza che nutre l’anima e risveglia i sensi, l’Alta Langa aspetta solo di essere scoperta!