Your browser does not support SVG
  • La piramide della Bicocca di Novara

    A pochi chilometri dal centro di Novara, immersa nella tranquillità della campagna piemontese, si trova la piramide (che poi è un ossario) della Bicocca. Questo antico edificio, che si erge solitario in mezzo ai campi, è testimone di secoli di storia e al centro di affascinanti leggende locali. La piramide è uno dei simboli meno conosciuti, ma altrettanto suggestivi, del patrimonio storico del Piemonte.

    Un’antica testimone della battaglia

    La piramide della Bicocca è indissolubilmente legata alla famosa Battaglia di Novara del 1849, uno degli eventi principe della Prima Guerra d’Indipendenza Italiana. Durante lo scontro tra l’esercito piemontese e quello austriaco, la torre fu utilizzata come punto di osservazione e segnalazione. Le sue mura, oggi silenziose, sembrano ancora raccontare il fragore dei combattimenti e il coraggio di chi vi prese parte.

    La torre, risalente al periodo medievale, serviva originariamente come struttura difensiva e punto di controllo sulle campagne circostanti. Col tempo, ha assunto un ruolo simbolico, ricordando le lotte per la libertà e l’unità d’Italia.

    piramide bicocca novara paesaggi piemontesi
    ossario piramide bicocca novara

    La leggenda della Dama Bianca

    Oltre alla sua importanza storica, la Torre della Bicocca è avvolta da una misteriosa leggenda. Si dice che nelle notti di luna piena, il fantasma di una Dama Bianca vaghi intorno alla torre. Secondo la tradizione, la dama sarebbe l’anima inquieta di una giovane donna morta tragicamente durante l’assedio. Il suo spirito, afflitto e solitario, si manifesta con un velo bianco fluttuante, osservabile da chi si trova nei pressi della torre.

    Le storie tramandate dagli abitanti della zona parlano anche di strani rumori, luci misteriose e un’atmosfera carica di emozioni, che rendono la piramide della Bicocca un luogo ideale per chi ama il fascino del mistero.

    dama bianca
    leggende dama bianca piramide bicocca

    Cosa fare durante la visita

    La piramide della Bicocca è circondata dal paesaggio rurale tipico del Piemonte, che offre diverse opportunità per i visitatori:

    • Passeggiate nella campagna novarese: i campi circostanti sono perfetti per una tranquilla passeggiata o un’escursione in bicicletta.
    • Esplorazione della piramide: sebbene l’accesso all’interno sia limitato, l’esterno della torre offre scorci suggestivi e un’atmosfera unica.
    • Scoperta delle tradizioni locali: nei dintorni, si trovano cascine e piccoli borghi dove è possibile gustare i piatti tipici del territorio, come il risotto al gorgonzola.

    Come arrivare

    La piramide della Bicocca si trova a circa 15 minuti di auto dal centro di Novara. È facilmente raggiungibile seguendo le indicazioni per la località Bicocca. Per chi arriva in treno, la stazione di Novara offre collegamenti con i principali centri urbani della regione.

    Visitare la Piramide della Bicocca di Novara è come fare un tuffo nella storia del Piemonte. Tra racconti di battaglie, leggende di fantasmi e la serenità della campagna circostante, questo luogo offre un’esperienza unica e affascinante. Ideale per appassionati di storia, curiosi di misteri o semplicemente amanti dei paesaggi piemontesi, la torre è una tappa imperdibile per chi desidera scoprire un lato meno conosciuto della regione.

    Alla prossima!

  • 5 luoghi misteriosi da scoprire in Piemonte

    Il Piemonte è una regione affascinante, ricca di storie e leggende che si celano dietro le sue città e paesaggi mozzafiato. Tra castelli, antiche costruzioni e leggende tramandate nel tempo, ci sono luoghi che conservano un alone di mistero e curiosità. Scopriamo insieme 5 luoghi misteriosi e insoliti del Piemonte che ti lasceranno senza parole.

    1. Il Villaggio di Rosazza: simboli esoterici e massonici

    Situato nel cuore del Biellese, Rosazza è un piccolo borgo che sembra uscito da un libro di enigmi. Fu costruito nel XIX secolo dal senatore Federico Rosazza, noto per le sue simpatie massoniche. Ogni angolo del villaggio, dalle fontane ai portali, è adornato da simboli esoterici, lettere misteriose e riferimenti a culti antichi. Passeggiando tra le sue strade, sembra di essere parte di un viaggio iniziatico, in cui ogni simbolo cela una storia. Rosazza è il luogo perfetto se ami il mistero e la simbologia occulta.

    2. Il Ponte del Diavolo a Lanzo Torinese: un patto col Demonio

    A pochi chilometri da Torino, il Ponte del Diavolo a Lanzo Torinese è uno dei luoghi più affascinanti e misteriosi della regione. La leggenda narra che il ponte fu costruito con l’aiuto del Diavolo in persona che, in cambio, chiese l’anima del primo essere vivente che lo avrebbe attraversato. Gli abitanti del villaggio, astuti, fecero attraversare per primo un cane, ingannando così il Diavolo. Il ponte, con la sua imponente struttura in pietra, è oggi un’attrazione turistica, ma non ha perso l’aura di mistero che lo avvolge.

    villaggio rosazza simboli esoterici
    ponte diavolo lanzo torinese leggenda

    3. Le Cattedrali Sotterranee di Canelli: monumenti di vino e mistero

    Nel sottosuolo di Canelli, culla dello spumante italiano, si nascondono le cosiddette Cattedrali Sotterranee, immense cantine scavate nella roccia che risalgono a secoli fa. Questi labirinti sotterranei, lunghi chilometri, non sono solo straordinari per la loro capacità di conservare il vino, ma anche per l’atmosfera mistica che vi si respira. Passeggiando tra le botti antiche e le pareti in pietra, sembra di essere in una vera e propria cattedrale, dove la storia e la tradizione si incontrano in un ambiente quasi sacro. Sono un vero tesoro nascosto!

    4. Il Lago di Viverone e la Leggenda della città sommersa

    Situato tra le province di Torino e Biella, il Lago di Viverone è avvolto da una leggenda affascinante: si narra che sotto le sue acque esista una città sommersa, punita per i peccati dei suoi abitanti. La storia racconta che la città fu affondata da un’improvvisa inondazione come punizione divina. Ogni tanto, secondo la leggenda, nelle notti più calme, sarebbe possibile vedere i resti degli antichi edifici sommersi. Sebbene non vi siano prove archeologiche, il lago rimane avvolto da un’atmosfera di mistero che attira i curiosi…ne farai parte?

    cattedrali sotterranee canelli
    lago viverone citta sommersa

    5. La Torre di Belvedere a Mondovì: segreti e simboli nascosti

    Nella città di Mondovì, la Torre di Belvedere non è solo un punto panoramico, ma anche un luogo carico di mistero. Al suo interno, oltre ai panorami mozzafiato che offre, si trovano affreschi e iscrizioni enigmatiche che sembrano richiamare antichi simboli esoterici. La torre è stata spesso associata a storie di alchimia e tesori nascosti, che hanno alimentato l’immaginazione di generazioni di abitanti e visitatori. Se sei un appassionato di storia e misteri, questo è il luogo perfetto per un’avventura alla scoperta di segreti antichi!

    Il Piemonte è una regione che non smette mai di sorprendere…preparati a scoprirne un lato diverso fatto di leggende e, forse, realtà, in un viaggio indimenticabile!

  • La Cascata del Toce e il Ponte del Diavolo: natura e mistero nelle Alpi piemontesi

    Nelle valli alpine del Piemonte, due luoghi unici si uniscono per creare un’esperienza indimenticabile: la Cascata del Toce, una delle più alte d’Europa, e il leggendario Ponte del Diavolo. Entrambi questi siti sono un connubio perfetto tra la maestosità della natura e il fascino delle antiche leggende.

    La Cascata del Toce: una meraviglia naturale

    Situata nella Valle Formazza, la Cascata del Toce è considerata la regina delle cascate piemontesi. Con un salto impressionante di 143 metri, le sue acque creano uno spettacolo mozzafiato, attirando visitatori da tutto il mondo. La cascata è alimentata dal fiume Toce, che scorre tra i monti creando paesaggi di una bellezza incontaminata.

    In estate, la cascata raggiunge il suo massimo splendore, quando viene regolata per offrire un flusso d’acqua imponente. Nei pressi della cascata, è possibile visitare il suggestivo Hotel Cascata del Toce, un edificio in stile alpino che offre una vista unica sull’imponente salto d’acqua.

    hotel cascata del toce alpi
    sentieri escursione cascata

    Il Ponte del Diavolo: una leggenda senza tempo

    A poca distanza dalla cascata si trova il Ponte del Diavolo, un antico ponte in pietra che attraversa un profondo canyon. Secondo la leggenda, il ponte fu costruito dal diavolo stesso, in cambio dell’anima del primo essere vivente che lo avrebbe attraversato. Gli abitanti del luogo, però, ingannarono il diavolo facendo attraversare il ponte a un cane. Furioso per il tradimento, il diavolo si dice abbia lasciato un’impronta sul ponte, visibile ancora oggi.

    Questo ponte non è solo un simbolo della tradizione locale, ma anche un’opera ingegneristica straordinaria, capace di resistere per secoli alle intemperie e al tempo. Attraversarlo è un’esperienza unica, che unisce l’emozione della storia al fascino della natura circostante.

    ponte del diavolo leggende
    vista panorama cascata toce

    Cosa fare e vedere

    La visita alla Cascata del Toce e al Ponte del Diavolo offre un’ampia gamma di attività se siete amanti della natura e delle escursioni.

    • Escursioni e trekking: numerosi sentieri ben segnalati permettono di esplorare i dintorni, con percorsi adatti a tutti i livelli. È possibile camminare lungo il fiume Toce o raggiungere punti panoramici che offrono viste spettacolari sulla cascata.
    • Fotografia e relax: la maestosità della cascata e l’atmosfera misteriosa del ponte sono uno sfondo ideale per i fotografi. Per chi cerca tranquillità, i prati circostanti offrono spazi perfetti per un picnic o un momento di relax.
    • Esplorazione storica: oltre alla leggenda del ponte, la zona offre testimonianze storiche legate alla vita alpina, con antichi borghi e rifugi che raccontano la storia della valle.
    ponte del diavolo leggende alpi
    dettaglio ponte del diavolo impronta

    Come arrivare

    La Cascata del Toce si trova nella Valle Formazza, a circa due ore di auto da Domodossola. Il ponte si raggiunge seguendo indicazioni locali ed è facilmente accessibile a piedi. Vi consiglio di indossare scarpe comode e di portare una giacca, poiché le temperature possono essere fresche, anche in estate.

    Un viaggio tra natura e mistero

    Visitare la Cascata del Toce e il Ponte del Diavolo è un’esperienza che unisce la bellezza incontaminata della natura al fascino delle leggende locali. Se sei un appassionato di trekking, un fotografo o un curioso in cerca di storie intriganti, questi due luoghi sapranno incantarti!!

    Alla prossima!

  • Il Castello di Fénis e la leggenda del fantasma: un viaggio nel Medioevo

    Nel cuore della Valle d’Aosta, tra valli verdi e imponenti montagne, si erge il maestoso Castello di Fénis. Questo gioiello dell’architettura medievale è famoso non solo per la sua struttura affascinante e ben conservata, ma anche per la leggenda del fantasma che aleggia tra le sue mura. Una visita al Castello di Fénis è solo un viaggio nella storia e anche un’immersione nelle antiche storie e misteri che circondano questo luogo.

    Un capolavoro di architettura medievale

    Il Castello di Fénis è un esempio straordinario di castello medievale, costruito non tanto come fortezza difensiva, ma come simbolo di prestigio e potere della famiglia Challant che lo fece edificare nel XIV secolo. Con le sue torri merlate, i cortili interni decorati e i camminamenti di ronda, il castello sembra uscito direttamente da un libro di storia.

    Gli interni sono altrettanto affascinanti: affreschi colorati decorano le pareti, raffigurando scene religiose e motivi medievali. Tra questi, spiccano le rappresentazioni di santi e cavalieri, che testimoniano il gusto raffinato della famiglia Challant.

    cortile interno castello fenis affreschi medievali
    camminamenti di ronda castello fenis

    La leggenda del fantasma del cavaliere

    Il fascino del Castello di Fénis è accresciuto dalla leggenda del fantasma che si dice abiti tra le sue mura. Secondo la tradizione, il fantasma di un cavaliere, forse un membro della famiglia Challant, vaga nelle notti di luna piena lungo i corridoi e le torri del castello.

    Si narra che il cavaliere sia morto tragicamente durante una battaglia, tradito da qualcuno di cui si fidava. Il suo spirito inquieto non avrebbe mai lasciato il castello, apparendo di tanto in tanto ai visitatori più attenti. Alcuni affermano di aver udito passi misteriosi nei corridoi, mentre altri raccontano di aver visto un’ombra attraversare le sale. Chissà se lo sentirete anche voi!

    Questa leggenda, comunque, ha alimentato l’immaginazione dei visitatori e contribuito a rendere il Castello di Fénis una meta imperdibile per gli amanti del mistero e delle storie di fantasmi.

    visita torri murate castello fenis
    castello di fenis valle d aosta

    Cosa vedere durante la visita

    Il castello offre molto da esplorare e ammirare:

    • Le torri e le mura: perfette per immergersi nell’atmosfera medievale e godere di una vista mozzafiato sulla valle.
    • Il cortile interno: decorato con affreschi che rappresentano scene di vita medievale, simboli religiosi e la famosa ruota della fortuna.
    • Le sale interne: conservano arredi e decorazioni che raccontano la vita e le abitudini della famiglia Challant.
    • Le guide locali: i tour guidati sono arricchiti da aneddoti e racconti legati alla storia e alle leggende del castello.
    castello di fenis storia e arte medievale
    cortile castello fenis medievali

    Come visitare il castello di Fénis

    Il castello si trova a Fénis, facilmente raggiungibile in auto da Aosta. È aperto al pubblico tutto l’anno, con orari variabili a seconda della stagione. Vi consiglio di prenotare in anticipo, specialmente nei mesi estivi e durante eventi speciali.

    Per chi desidera approfondire la leggenda del fantasma, sono disponibili visite serali tematiche, che rendono l’esperienza ancora più suggestiva.

    Alla prossima!

  • Balma Boves a Sanfront: un villaggio fantasma sospeso nel tempo

    Ai piedi del Monte Bracco, nascosto sotto un’imponente parete di roccia, si trova Balma Boves, un villaggio fantasma unico nel suo genere. Questo piccolo agglomerato di case, abbandonato negli anni Cinquanta, è un esempio straordinario di architettura rurale piemontese, costruito interamente sfruttando la protezione naturale di una roccia sporgente. Un luogo magico e suggestivo che racconta la vita contadina di un tempo.

    Un villaggio sotto la roccia

    L’origine di Balma Boves risale al XV secolo, quando i primi abitanti scelsero questa posizione per sfruttare la protezione naturale offerta dalla grande balza di roccia. Le case, costruite con pietre locali, sono state letteralmente incastonate nella parete, creando un perfetto equilibrio tra natura e architettura. La particolare posizione garantiva riparo dalle intemperie, rendendo Balma Boves un luogo ideale per vivere e lavorare.

    Le abitazioni, le stalle e i depositi raccontano una storia di ingegno e adattamento. Ogni dettaglio, dai pavimenti in pietra alle piccole finestre, parla della quotidianità di chi viveva in armonia con l’ambiente circostante.

    architettura contadina balma boves case pietra
    escursioni monte bracco dintorni balma boves

    Una vita di fatica e adattamento

    Fino agli anni Cinquanta, Balma Boves era abitato da famiglie di contadini e pastori. Le attività principali erano l’allevamento, la coltivazione e la produzione di farina grazie a un mulino alimentato da una sorgente locale. La vita qui era dura ma semplice, scandita dai ritmi della natura e del lavoro agricolo.

    L’abbandono del villaggio avvenne gradualmente, quando la modernizzazione portò le famiglie a trasferirsi nelle vicine città di fondovalle. Oggi Balma Boves è un museo a cielo aperto, che conserva intatta l’atmosfera del passato e invita i visitatori a immaginare come fosse la vita qui decenni fa.

    case pietra balma boves architettura rurale piemonte
    mulino storico balma boves cuore borgo contadino

    Cosa fare e vedere al Mulino Val

    Oltre a scoprire il funzionamento del mulino, il sito offre anche percorsi didattici che illustrano la storia dell’agricoltura e dell’artigianato locale. Potrete esplorare i terreni circostanti e conoscere le tecniche tradizionali di coltivazione e lavorazione dei prodotti agricoli e, nelle vicinanze, è possibile fare passeggiate lungo i sentieri che attraversano le colline, rendendo la visita al Mulino Val un’esperienza perfetta!

    Il mulino è anche il luogo ideale per acquistare prodotti locali, come farine artigianali e altri prodotti tipici, lavorati secondo i metodi tradizionali. Questi souvenir offrono un gusto autentico del passato, un ricordo perfetto se desiderate portare a casa un pezzetto di storia.

    Cosa vedere a Balma Boves

    Uno degli elementi più affascinanti di Balma Boves sono le abitazioni tradizionali, costruite in pietra e perfettamente integrate nella parete rocciosa. I tetti in legno e le piccole finestre danno alle case un aspetto rustico e autentico. All’interno, gli arredi originali, gli utensili da cucina e gli attrezzi agricoli offrono uno spaccato realistico della vita quotidiana degli abitanti di un tempo.

    Non lontano dalle case, si trova il vecchio mulino, alimentato da una sorgente d’acqua naturale. Questo era il cuore del villaggio, dove si macinava il grano per produrre farina. Accanto al mulino, una fontana in pietra aggiunge un ulteriore tocco di autenticità al luogo, evocando immagini di vita semplice e laboriosa.

    Per chi ama camminare, i sentieri nei dintorni rappresentano un’opportunità imperdibile. Partendo da Balma Boves, è possibile seguire percorsi che si snodano verso il Monte Bracco, offrendo viste mozzafiato sulla valle sottostante e sulla pianura piemontese. Questi sentieri, immersi nella natura, sono perfetti per un’escursione all’insegna della tranquillità e del contatto con il paesaggio alpino.

    vista panoramica balma boves monte bracco
    sentieri balma boves natura storia piemonte

    Come visitare Balma Boves

    Balma Boves si trova a Sanfront, in provincia di Cuneo. Il sito è facilmente raggiungibile in auto, e un breve sentiero conduce al villaggio. È possibile visitarlo in autonomia, ma sono disponibili anche tour guidati che offrono un racconto approfondito della storia e delle tradizioni del luogo.

    Il villaggio è aperto al pubblico durante i fine settimana nei mesi primaverili ed estivi. Si consiglia di indossare scarpe comode e di portare una giacca, poiché l’area sotto la roccia può essere fresca anche in estate.

    visita guidata balma boves storia piemonte
    balma boves villaggio fantasma sanfront

    Un luogo dove il tempo si è fermato

    Visitate Balma Boves se cercate un’esperienza fuori dal comune, lontana dal caos moderno! Questo villaggio fantasma offre un tuffo nella storia rurale piemontese e un’occasione unica per riflettere su come l’uomo sia riuscito ad adattarsi e vivere in simbiosi con la natura. Un luogo che incanta, emoziona e lascerà un segno indelebile nel vostro cuore.

    Alla prossima!

  • La “nocciola gigante” delle Langhe: un simbolo del Piemonte a Grinzane Cavour

    Immaginate di passeggiare tra le colline delle Langhe e trovarvi di fronte a una nocciola gigante. Sì, avete letto bene! A Grinzane Cavour, nel cuore di una delle zone più famose al mondo per la produzione di nocciole, si erge una scultura monumentale che celebra questo prezioso frutto che ha reso famosa tutta la zona. Non è solo una curiosità: è un omaggio all’anima agricola di queste terre! Un’anima lavoratrice indefessa! Doveroso omaggiarla.

    Perché una nocciola gigante?

    La nocciola delle Langhe, conosciuta ufficialmente come Tonda Gentile Trilobata, è un’eccellenza piemontese apprezzata in tutto il mondo ed è uno degli ingredienti principali di quasi tutte le prelibatezze della regione, come il gianduja, la torta di nocciole e mille altre ancora (d’altronde…sta bene su tutto!!). La scultura della nocciola gigante è stata realizzata per ricordarne l’importanza nell’economia e, soprattutto, nella cultura locale.

    E’ oramai diventato un punto d’interesse che attira turisti e curiosi con i suoi dettagli minuziosamente scolpiti che riproducono la superficie del guscio… sembra quasi di poterla rompere e mangiarla!

    Per molti visitatori questa installazione è il perfetto simbolo delle Langhe e a esse si lega: maestosa, legata alla terra e inconfondibile.

    nocciola gigante
    colline langhe nocciola simbolo

    Cosa fare nei dintorni?

    La nocciola gigante è una delle tante attrazioni di Grinzane Cavour. Ecco alcune idee per arricchire la vostra visita:

    • Visita al Castello di Grinzane Cavour: un’antica dimora storica che ospita un museo dedicato alla viticoltura e una prestigiosa enoteca.
    • Degustazioni di nocciole e dolci tipici: le pasticcerie locali offrono specialità a base di nocciole che vi faranno innamorare!
    • Passeggiate tra i vigneti: le colline circostanti sono patrimonio UNESCO e offrono paesaggi mozzafiato in ogni stagione.
    scultura nocciola langhe
    castello grinzane nocciola monumento

    Un autoscatto (…ops…selfie) che vale il viaggio

    Non dimenticate di scattare una foto accanto alla nocciola gigante! È diventata una delle immagini più condivise sui social da chi visita le Langhe. Grazie alla sua posizione strategica, la scultura offre un ottimo sfondo per immortalare la vostra giornata tra colline e sapori.

    La Nocciola Gigante delle Langhe oltre ad essere una scultura è un vero e proprio simbolo che racconta la storia di questa terra e celebra un prodotto di eccellenza. Se state pianificando un viaggio nelle Langhe, Grinzane Cavour e la sua nocciola gigante saranno una tappa imperdibile, fidatevi!

    Alla prossima!

  • Il Santuario di Vicoforte: la cupola ellittica più grande del mondo

    Tra i gioielli architettonici del Piemonte, il Santuario di Vicoforte, situato nei pressi di Mondovì, si “fa notare” per la sua bellezza e maestosità. Questo imponente luogo di culto è un capolavoro del barocco piemontese e ospita la cupola ellittica più grande del mondo, un’opera che attira appassionati di architettura, storici e fedeli da ogni dove. La sua cupola, le sue decorazioni interne e la sua lunga storia lo rendono uno dei monumenti religiosi più affascinanti d’Italia.

    La Storia del Santuario

    Il Santuario di Vicoforte ha una storia che risale al XVI secolo, quando fu costruito per onorare un’immagine miracolosa della Vergine Maria dipinta su una piccola colonna. Secondo la leggenda, durante una battuta di caccia, un colpo di fucile accidentale colpì l’immagine della Madonna senza però danneggiarla, fatto che venne interpretato come un segno miracoloso. Da quel momento, la devozione crebbe e iniziò la costruzione del santuario, che divenne un punto di riferimento spirituale per la regione.

    L’elemento che più vi impressionerà è la cupola, un’opera d’ingegneria e arte che ha reso il Santuario famoso in tutto il mondo. L’architetto Francesco Gallo progettò la cupola ellittica nel XVIII secolo, superando sfide tecniche notevoli per l’epoca. Con un’altezza di 74 metri e un’ampiezza di oltre 36 metri, è la più grande cupola ellittica mai costruita.

    esterni santuario vicoforte piemonte
    panorama santuario vicoforte mondovi

    La cupola e gli affreschi

    Ciò che rende questo luogo unico, oltre alla cupola (che è senza dubbio il cuore del Santuario), sono i magnifici affreschi che ne decorano l’interno. Questi dipinti, realizzati da diversi artisti nel corso del tempo, narrano episodi della vita della Vergine Maria e dei santi e si estendono per oltre 6.000 metri quadrati(!!) rappresentando una delle più grandi superfici dipinte al mondo, un’opera monumentale che vi lascerà senza fiato.

    Ogni dettaglio della cupola è stato pensato per impressionare: dai colori vivaci agli effetti tridimensionali per dare profondità e movimento alle scene raffigurate. Insomma, una visita al Santuario non può mancare nella vostra lista delle cose da vedere e vi permetterà di ammirare queste opere da vicino, con tour guidati che vi porteranno fino alla parte superiore della cupola per godere di una vista spettacolare.

    santuario vicoforte cuneo
    interni affreschi santuario vicoforte

    Cosa fare e vedere al Santuario di Vicoforte

    Il Presepe è solitamente allestito a partire dai primi giorni di dicembre e rimane visitabile fino all’Epifania. Durante questo periodo, il paese si anima di eventi e iniziative legate al Natale, con mercatini, concerti e celebrazioni religiose che rendono l’atmosfera ancora più coinvolgente.

    La visita al presepe è gratuita e, grazie alla sua ubicazione, può essere combinata con una bella passeggiata in natura o con una visita ai castelli ed ai borghi della zona.

    Come raggiungere Mosso

    Ogni anno, migliaia di pellegrini arrivano per venerare l’immagine della Madonna di Vicoforte, considerata miracolosa. Inoltre, il santuario ospita anche eventi religiosi, concerti e iniziative culturali che arricchiscono l’esperienza di visita.

    Per chi è appassionato di storia e architettura, sono disponibili tour guidati che esplorano i dettagli tecnici della costruzione e la storia secolare di questo monumento. Grazie alla sua posizione, il santuario è anche un’ottima tappa per chi visita Mondovì e i dintorni, offrendo un’esperienza culturale immersiva.

    Come raggiungere il Santuario

    Il Santuario di Vicoforte si trova a pochi chilometri da Mondovì ed è facilmente raggiungibile in auto da Torino o Cuneo. La sua posizione panoramica e la maestosità della struttura lo rendono una meta perfetta per una gita di un giorno, in grado di unire spiritualità, arte e storia.

    Alla prossima!

  • Il Mulino Val: un tuffo nel passato tra le colline del Piemonte

    Nascosto tra le pittoresche colline piemontesi, il Mulino Val è una delle testimonianze più affascinanti della tradizione agricola e artigianale della regione. Questo antico mulino ad acqua, ancora oggi funzionante, rappresenta un raro esempio di come si macinava il grano nei secoli passati. Se siete interessati alla storia, alla tecnologia pre-industriale e alla vita rurale, il Mulino Val vi farà fare un viaggio indietro nel tempo, in un’epoca in cui il ritmo della vita era scandito dalle stagioni e dal lavoro manuale.

    La storia del Mulino Val

    Il Mulino Val risale a diversi secoli fa, quando i mulini ad acqua erano una componente essenziale della vita agricola nelle zone rurali. Utilizzando la forza dell’acqua, questi mulini macinavano il grano e altri cereali per produrre farina, una risorsa vitale per le comunità locali. Il Mulino Val ha continuato a funzionare per generazioni, servendo le famiglie contadine della zona e contribuendo alla loro autosufficienza.

    Nel corso del tempo, il mulino ha subito diversi restauri per preservarne la funzionalità e il valore storico e oggi è un vero e proprio monumento vivente, che vi permetterà di scoprire come avveniva la macinazione del grano e di comprendere meglio l’importanza di queste strutture nella storia economica e sociale del Piemonte.

    mulino val in piemonte
    val mulino

    Un mulino ancora funzionante

    Una delle caratteristiche più interessanti e da non sottovalutare del Mulino Val è che continua a funzionare come un tempo! L’acqua del fiume viene incanalata per far girare le pale del mulino che, a loro volta, azionano le macine in pietra. Questo processo, interamente naturale, è un esempio perfetto di come l’uomo abbia saputo sfruttare le risorse ambientali in modo sostenibile per secoli.

    Durante la visita è possibile assistere a dimostrazioni dal vivo del funzionamento del mulino, osservando il grano trasformarsi in farina sotto i vostri occhi. Credetemi! E’ un’esperienza affascinante!

    mulino val
    mulino val colline piemonte

    Cosa fare e vedere al Mulino Val

    Oltre a scoprire il funzionamento del mulino, il sito offre anche percorsi didattici che illustrano la storia dell’agricoltura e dell’artigianato locale. Potrete esplorare i terreni circostanti e conoscere le tecniche tradizionali di coltivazione e lavorazione dei prodotti agricoli e, nelle vicinanze, è possibile fare passeggiate lungo i sentieri che attraversano le colline, rendendo la visita al Mulino Val un’esperienza perfetta!

    Il mulino è anche il luogo ideale per acquistare prodotti locali, come farine artigianali e altri prodotti tipici, lavorati secondo i metodi tradizionali. Questi souvenir offrono un gusto autentico del passato, un ricordo perfetto se desiderate portare a casa un pezzetto di storia.

    Come raggiungere il Mulino Val

    Il Mulino Val è situato a Forno Canavese, tra le colline del Piemonte, ed è facilmente raggiungibile in auto da diverse città della regione. Il percorso, circondato da vigneti e campi coltivati, è già di per sé un’esperienza panoramica. Il mulino è aperto al pubblico durante tutto l’anno, con tour organizzati su prenotazione che permettono di approfondire i segreti del mulino e della vita rurale piemontese.

  • Il Museo delle Mondine: la memoria delle risaie nel cuore del Piemonte

    Nel cuore della pianura piemontese, a Livorno Ferraris (Vercelli) nella tenuta Colombara, il Museo delle Mondine è un omaggio alla storia e alla cultura delle mondine, le lavoratrici delle risaie che hanno segnato un’epoca e un pezzo importante della storia italiana. Questo museo racconta una storia di fatica, sacrificio e coraggio, e vi permetterà di scoprire un aspetto spesso dimenticato della tradizione contadina del Piemonte.

    La Storia delle Mondine

    Le mondine erano le donne che, fino alla metà del XX secolo, lavoravano nelle risaie allagate della Pianura Padana, specialmente nelle province di Vercelli, Novara e Pavia. Questo lavoro, estremamente duro, richiedeva ore trascorse nell’acqua per trapiantare le piantine di riso, un compito faticoso e ripetitivo che veniva spesso svolto in condizioni difficili. Oltre al lavoro fisico, le mondine hanno rappresentato anche una figura simbolo per le lotte sociali e i diritti dei lavoratori, diventando protagoniste di canti popolari e film.

    Il museo è stato fondato per preservare e raccontare la memoria di queste donne il cui lavoro ha contribuito in modo significativo alla produzione di riso italiano e alla cultura contadina locale. Tra oggetti, attrezzi e fotografie, il Museo delle Mondine sarà un viaggio commovente nella storia sociale e culturale del Piemonte.

    Percorsi Monferrato

    https://www.visitlmr.it

    mondine storia piemonte
    museo mondine

    Cosa vedere al Museo delle Mondine

    Il Museo delle Mondine offre un’esposizione ricca di testimonianze e reperti storici legati alla vita delle mondine. Tra gli oggetti esposti si trovano strumenti di lavoro utilizzati nelle risaie come rastrelli, zappe e cesti di vimini. Ma saranno le fotografie d’epoca che vi racconteranno il duro lavoro quotidiano e i momenti di svago delle mondine, mentre i video e le registrazioni audio vi permetteranno di ascoltare i canti tradizionali che queste donne intonavano per sostenersi durante le lunghe ore di lavoro.

    Una delle sezioni più affascinanti del museo, infatti, è quella dedicata ai canti delle mondine, che sono diventati un simbolo della loro resistenza e unità. Questi canti, tramandati di generazione in generazione, rappresentano un patrimonio culturale unico e, ascoltarli tra le sale del museo, è un’esperienza emozionante che vi riporterà a un’epoca lontana.

    museo piemonte mondine
    mondine piemonte museo

    Esperienze didattiche ed eventi

    Il Museo delle Mondine è sicuramente un luogo espositivo, ma è anche un centro culturale che organizza eventi e attività didattiche. Durante l’anno, vengono organizzate visite guidate e laboratori per le scuole, dove i ragazzi possono imparare la storia delle mondine e comprendere l’importanza di valori come il lavoro e la solidarietà.

    Inoltre, il museo collabora con associazioni locali per celebrare eventi legati alla tradizione delle risaie, come la raccolta del riso e le feste della mietitura. Questi eventi vi offriranno la possibilità di vedere da vicino le tecniche tradizionali di coltivazione e di comprendere come la cultura delle mondine abbia influenzato profondamente la storia del Piemonte e della Pianura Padana.

    Come raggiungere il Museo delle Mondine

    Il Museo delle Mondine si trova a Vercelli, città facilmente raggiungibile in auto o treno da Torino e Milano. Il museo è aperto al pubblico tutto l’anno, ma vi consiglio di verificare gli orari di apertura e prenotare la visita per garantirvi l’accesso. Il museo è situato nel centro storico della città, rendendo la visita comoda anche per chi desidera esplorare le altre attrazioni di Vercelli.

    Perché visitare il Museo delle Mondine

    Il Museo delle Mondine è molto più di un semplice museo: è un luogo di memoria e di identità, che racconta la storia di donne forti e determinate, il cui lavoro ha contribuito a plasmare la cultura e l’economia della regione. Una visita al museo è una commovente opportunità per riscoprire un pezzo di storia italiana e per riflettere sui valori di sacrificio e comunità che hanno caratterizzato la vita nelle risaie piemontesi, non perdetevelo!

    Alla prossima!

  • Il “Presepe Gigante” di Mosso: un Natale a grandezza naturale nelle valli biellesi

    Nel cuore delle valli biellesi, il piccolo borgo di Mosso ospita ogni anno un evento che incanta adulti e bambini: il Presepe Gigante. Questa straordinaria rappresentazione della Natività, con figure a grandezza naturale, è diventata una delle principali attrazioni natalizie della zona, trasformando il paese in un vero e proprio villaggio di Natale. Stai cercando un’esperienza unica per il periodo delle feste? Mosso è una tappa imperdibile!

    La storia del Presepe Gigante

    Il Presepe Gigante di Mosso nasce dalla volontà della comunità locale di celebrare il Natale in modo speciale, offrendo una rappresentazione della Natività che fosse non solo una celebrazione religiosa, ma anche un evento artistico e culturale. Negli anni, il presepe è cresciuto in dimensioni e importanza, attirando sempre più visitatori, fino a diventare una vera tradizione per la regione.

    Le figure del presepe, realizzate a mano da artisti locali, sono a grandezza naturale e rappresentano i personaggi classici della Natività e anche scene di vita quotidiana del passato, creando un legame tra la tradizione religiosa e la cultura contadina delle valli biellesi. Il risultato è un presepe che racconta sia la storia di Betlemme che quella della comunità che lo realizza ogni anno.

    presepe gigante di mosso piemonte
    nativita presepe gigante mosso

    Un'esposizione a cielo aperto

    Uno degli aspetti più affascinanti del Presepe Gigante di Mosso è il fatto che l’intero borgo diventa parte della scenografia: le figure sono disposte lungo le strade e le piazze del paese creando un percorso che vi guiderà attraverso la storia della Natività. Camminare tra le figure è come fare un viaggio nel tempo, con la suggestiva cornice del paesaggio invernale delle valli biellesi che aggiunge un ulteriore tocco magico all’esperienza.

    Ogni anno, nuove scene e personaggi vengono aggiunti, rendendo il presepe sempre diverso e offrendo ai visitatori la possibilità di scoprire qualcosa di nuovo a ogni edizione. Questo continuo rinnovamento mantiene viva la tradizione e garantisce che l’evento rimanga fresco e interessante!

    Presepe Gigante forno pane
    Presepe Gigante il trasloco

    Quando visitare il Presepe Gigante di Mosso

    Il Presepe è solitamente allestito a partire dai primi giorni di dicembre e rimane visitabile fino all’Epifania. Durante questo periodo, il paese si anima di eventi e iniziative legate al Natale, con mercatini, concerti e celebrazioni religiose che rendono l’atmosfera ancora più coinvolgente.

    La visita al presepe è gratuita e, grazie alla sua ubicazione, può essere combinata con una bella passeggiata in natura o con una visita ai castelli ed ai borghi della zona.

    Come raggiungere Mosso

    Mosso è facilmente raggiungibile in auto, situato a circa 30 minuti da Biella e a meno di due ore da Torino. Il borgo è ben segnalato e, durante il periodo natalizio, vengono allestite aree parcheggio per accogliere i numerosi visitatori. Il percorso attraverso il paese è semplice e ben organizzato: questo renderà la vostra visita piacevole e senza stress!

    Alla prossima!