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  • La Via Michelita nella sua tappa piemontese

    La Via Michelita e i suoi santuari dedicati a San Michele Arcangelo.

    Benvenuti in questo viaggio alle radici della spiritualità! Ebbene sì, il Piemonte offre anche questo!  Protagonista di questo percorso è San Michele Arcangelo e la retta che si riesce a tracciare attraverso allineamenti terresti che combaciano con maestose strutture sacre che sorgono nella roccia.

    La linea sacra fu inflitta, secondo la leggenda, dal colpo di spada che cui Michele rimandò il Diavolo all’inferno. Da quel momento San Michele fu riconosciuto da tutte le religioni e rappresenta il guerriero simbolo massimo della fede cristiana.

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    La “Via Michelita”, o Via dell’Angelo, rappresenta un antico e misterioso percorso di pellegrinaggio che taglia trasversalmente l’Europa. Sono sette i santuari che ne fanno parte, tutti arroccati e incastrati nella roccia, come ne fossero parte integrante: si parte dall’Irlanda con Skelling Michael, poi St. Michael’s Mount in Gran Bretagna, Mont Saint Michel in Francia, la Sacra in Piemonte, San Michele in Puglia, il Monastero di San Michele in Grecia e il Monastero di Monte Carmelo in Israele. Questi luoghi, spesso inaccessibili e costruiti su impervi promontori rocciosi, si dice siano stati scelti dall’Arcangelo per la loro vicinanza al cielo simbolizzando così un collegamento diretto con il Divino.

    San Michele è descritto come un Metatron, un essere celeste che funge da massimo soprintendente al pensiero di Dio, colui che conduce la lotta contro il male e vigila sulle porte celesti. Questo ruolo spiega la predilezione per luoghi elevati, dove il cielo sembra quasi a portata di mano, rafforzando la sua natura divina e la sua missione celestiale.

    Uno dei santuari più affascinanti dedicati a San Michele è sicuramente la Sacra in Val di Susa, che appare come una visione onirica sorta direttamente dalle pagine della leggenda. La Sacra di San Michele è uno dei luoghi più suggestivi e spirituali d’Italia ed è posizionata sulla cima del Monte Pirchiriano dominando la Val di Susa con la sua imponente presenza.

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    La costruzione di questo eremo veramente maestoso è avvolta nel mistero: si racconta che San Giovanni Vincenzo, dopo aver lavorato duramente per edificare una chiesetta, trovò che il materiale raccolto fosse misteriosamente trasportato dall’altra parte della valle dagli angeli, segno indiscutibile della consacrazione divina del luogo.

    L’architettura della Sacra è un affascinante mix di stili romanico, gotico e barocco, testimoniando la sua lunga storia e le varie fasi di costruzione e ampliamento. All’interno della chiesa potrete ammirare affreschi medievali, sculture e opere d’arte sacra che narrano la storia e la devozione legate a San Michele.

    Sono milioni i pellegrini che percorrono la Via Michelita abbandonando le certezze quotidiane per ritrovare sé stessi in un viaggio di scoperta interiore e consiglio lo stesso anche a voi, anche se le vostre certezze le avete, anche se vi sentite in pace con il mondo. Provate ad andare e, raggiungendola, sarete immediatamente messi alla prova dallo “scalone dei morti”, un ripido percorso che simboleggia le difficoltà e le sfide della vita.

    Vedrete che non sarà solo una tappa fisica ma anche spirituale, invitandovi a una introspezione profonda e ad una intima trasformazione.

    La Sacra di San Michele è un luogo di pace, riflessione e preghiera, dove i visitatori, voi compresi, possono trovare serenità e ispirazione. La sua posizione panoramica offre, in più, una vista mozzafiato sulla valle sottostante che aggiunge un ulteriore elemento di bellezza a questo luogo unico nel suo genere.

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    Per raggiungere la Sacra di San Michele dall’aeroporto di Milano-Malpensa, prendi l’autostrada A4 in direzione di Torino e poi continua lungo l’autostrada A32 in direzione di Bardonecchia. Prendi l’uscita Avigliana Ovest e segui le indicazioni per la Sacra di San Michele.

    Se viaggi in macchina da Torino, prendi l’autostrada A32 in direzione di Bardonecchia e segui le indicazioni per Avigliana Ovest, quindi prosegui verso la Sacra.

  • Focus Alta Langa: Parte II

    Arriviamo oggi ad una Alta Langa ancora diversa, quella pregna di storie e leggende; è una terra letteraria, da Pavese all’esperienza di vita contadina e partigiana di Fenoglio, terra per un viaggio nella memoria.

    Entrambi, Beppe e Cesare, affidano a questo territorio le radici di una vita e ne rivelano il nocciolo duro, l’identità contadina e l’orgoglio testardo di lavorarne la terra.

    Insomma, l’Alta Langa ci stupisce ancora, è proprio una destinazione privilegiata!

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    Santo Stefano Belbo, che nel 2008 ha celebrato il centenario della nascita dello scrittore, lega a doppia mandata il suo nome a Cesare Pavese. Qui troviamo la sua casa natale che oggi ne ospita lettere, libri, fotografie, recensioni dei suoi libri e tesi di laurea provenienti da tutto mondo e il laboratorio dell’amico falegname Nuto. Di quella Santo Stefano Belbo, di quella descritta ne “La luna e i falò” è rimasto veramente poco: qualche casa e il fiume Belbo che, incessantemente, divide le due colline di Gaminella e del Salto, dove Pavese da ragazzo faceva il bagno.

    Visitate l’antica e prima chiesa parrocchiale dei Santi Giacomo e Cristoforo, risalente al XIV secolo; vicino ad essa ha sede il Centro Studi Cesare Pavese con annessa la biblioteca nelle cui sale di lettura e anche attraverso audiovisivi si possono consultare le sue opere.

    Questa è una delle più rinomate zone del Moscato, territorio che si estende su 52 comuni delle province di Cuneo, Asti e Alessandria. Qui si produce un moscato con un aroma di eccellente finezza e intensità.

    Una chicca per voi: se volete degustare un’Alta Langa memorabile andate alla Cantina Marcalberto e fatemi sapere cosa vi hanno detto le vostre papille gustative!

    Se da una parte abbiamo Pavese che si sposta per l’Italia tra vita e incarichi, Beppe Fenoglio, autore di uno dei più bei romanzi del ‘900 italiano, La Malora, rimane legato per tutta la vita ad Alba, la sua città natale. Per i suoi tetti rossi aveva nostalgia il partigiano Johnny, combattendo nei boschi che lo tenevano lontano.

    Per Fenoglio il Tanaro, MurazzanoSan Benedetto BelboBossolasco sono i luoghi dell’infanzia ed anche il palco dove ambienta le sue storie. Sono il mito, le radici, la terra.

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    Cascina del Pavaglione

    Uno dei luoghi fenogliani per eccellenza è San Bovo di Castino, la Cascina del Pavaglione. Questa cascina, che fa da palcoscenico a “la Malora”, è diventata, nel tempo, un archetipo che racchiude quella sensazione di disperazione, povertà, rassegnazione, fatica del vivere quotidiano: la sensazione di una generazione, la sua. A Fenoglio va il merito di averne saputo restituire la voce attraverso le storie dei suoi personaggi.

    Oltre al Pavaglione, che ci riconduce ai giorni della Malora, potete seguire le orme della fuga del “partigiano Johnny” visitando Mango e i suoi dintorni; potete spostarvi a Murazzano dove troverete il Parco letterario Beppe Fenoglio; oppure ripercorrete il cammino di Agostino, il protagonista della Malora e arrivate a San Benedetto Belbo.

    Guardando oggi questa Langa dei vini rinomati, dei cascinali ristrutturati, del turismo enogastronomico, del tartufo, una Langa dinamica e sicuramente intraprendente, una Langa dalla ricchezza diffusa… sembra impossibile, che solo pochi decenni fa potesse coincidere con un territorio depresso, aspro, faticoso da vivere e lavorare, raccontato da Fenoglio così vividamente in tutte le sue opere.

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  • Focus Alta Langa – Parte I

    Al confine tra cielo e terra si dispiega e si cela l’Alta Langa, zona di confine tra le province di Cuneo, Asti e Alessandria, una regione sospesa tra i 600 e i 900 metri di altitudine, dove la maestosità delle Alpi incontra l’armonia delle colline. Qui, la fusione tra natura, cultura e tradizione secolare offre uno spaccato di vita piemontese autentico e intatto. Le colline dell’Alta Langa possono essere considerate un territorio ancora poco conosciuto, ma sempre di grande impatto. È l’”Altra Langa”, un luogo in cui l’altitudine segna il passaggio dai filari di vite dei grandi vini ai noccioleti, ai prati a pascolo e in macchie boschive che profumano per la brezza che viene dal mare in una successione di itinerari ideali per un turismo slow.

    Su queste colline che si protendono verso la Liguria, si allunga un territorio autentico e godibile in ogni stagione: fresco e ventilato in estate grazie al “Marin” (un vento proveniente dalla Liguria), ricoperto dalla neve in inverno e colorato dalle sfumature calde del foliage in autunno.

    Tuttavia, l’uomo non ha rinunciato alla coltura della vite e, con tanto duro lavoro (tipico di questa terra) ha costruito muri a secco: i terrazzamenti ne sono una poderosa testimonianza.

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    Con le pietre recuperate in faticosi percorsi dai fiumi ha costruito case di pietra calde ed accoglienti che sono l’orgoglio dell’architettonica rurale.

    Panorami incantevoli e a perdita d’occhio vi portano attraverso le sue valli e vi inviteranno a salire con lo sguardo dove piccoli borghi dominano l’infinito con le proprie torri e roccaforti; sullo sfondo le Alpi!

    Qualunque percorso decidiate di fare l’Alta Langa è un anfiteatro naturale punteggiato da intere frazioni in pietra ravvivate dal rosso dei coppi.

    Non ancora battuta dal turismo dei grandi numeri, l’Alta Langa si pone come luogo ideale per soggiorni all’insegna della natura, del verde e del relax e invita sicuramente ad un turismo lento e riflessivo.

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    Ogni comunità contribuisce alla biodiversità e alla ricchezza culturale dell’Unione dando vita a una matrice unica di storie e paesaggi.

    Uno dei progetti più interessanti e che evidenziano l’attitudine alla sostenibilità dell’Unione Montana dell’Alta Langa è sicuramente “BlossomingCities” dove l’attenzione si concentra sulla salvaguardia degli impollinatori, angeli custodi della biodiversità e pilastri della produzione agricola.

    Pensate che il 75% delle principali colture alimentari del mondo e l’85% delle piante selvatiche dipendono da insetti impollinatori! Come tutti sappiamo molte specie di impollinatori stanno subendo drastiche diminuzioni e la perdita e il degrado degli habitat naturali sono solo alcuni dei fattori di questo declino; l’urbanizzazione e la mancanza di aree verdi sono considerate una delle principali minacce. Tra i partner del Progetto: l’Università Aristotele di Salonicco, l’Istituto per la promozione e certificazione dei prodotti agroalimentari, il Centro di ricerca e tecnologia agroalimentare dell’Aragona e l’Università di Daugavpils.

    L’Alta Langa, con il suo patrimonio inestimabile di natura, cultura e tradizione, vi porterà ad esplorarla con la stessa lentezza con cui si è evoluta. È un invito a ritrovare, tra i suoi borghi e i suoi paesaggi, quella connessione umana e terrena che il frastuono quotidiano tende a farci dimenticare. Se cercate un’esperienza che nutre l’anima e risveglia i sensi, l’Alta Langa aspetta solo di essere scoperta!

  • Scopri l’Alta Langa

    Tra tradizione, gastronomia e arte – la nostra guida completa

    Visita l’Alta Langa con la nostra guida completa. Leggi i suggerimenti per trovare i migliori ristoranti come Cesare a Albaretto Torre, l’arte a cielo aperto di Bergolo e le delizie di Cascina Azii a Feisoglio. Tutto quello che devi sapere per una visita indimenticabile tra storia, cultura e sapori unici.

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    Albaretto Torre

    Difficile, difficilissimo, ma se riuscite a prenotare un tavolo da Cesare https://ristorantedacesare.it/  , Cesare Giaccone…come James Bond! Oggi è facile raccontare la poesia dei vini nobili e della cucina rinomata, ma niente di tutto quello che oggi è Langa ci sarebbe stato senza di lui, il burbero ma autentico, l’apripista. Dal 1981, quando è tornato definitivamente a casa, dopo mille esperienze e tormenti, la sua fama è diventata solida come la pietra, il suo nome un mito.

    Bossolasco

    Ne abbiamo già ampiamente parlato. Ma due dritte ve le do anche qua! Se volete comprare nocciole, a due passi da Cascina Facelli, trovate l’Azienda Agricola Casa vecchia. https://www.casavecchia1846.it/

    Se volete mangiare non bene, di più! …la Drogheria di Langa fa al caso vostro: ottima carta dei vini, una gentilezza ineguagliabile, cibo curato ma genuino e, per finire, un ambiente attento ai minimi dettagli, una piccola bomboniera in centro al paese  https://www.drogheriadilanga.it/

    Il caseificio di paese, Cascina Abate, http://www.bossolascolanghe.it/abate/index.html

    Vi stupirà con i suoi ottimi formaggi! Portatevi una borsa frigo, ve li mettono anche sottovuoto 😉

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    CASCINA ABATE

    Bergolo

    Il “paese di pietra”! Tutte le case sono state ristrutturate usando la pietra arenaria ed è stato sostituito anche l’asfalto. E’ una vera e propria galleria d’arte contemporanea a cielo aperto https://www.comune.bergolo.cn.it/Eventi  il borgo, infatti, vanta decine di opere d’arte lasciate dagli artisti, sulle facciate degli edifici e negli angoli più nascosti e suggestivi. È il più piccolo comune d’Italia a meritarsi la bandiera arancione, un riconoscimento di qualità turistico-ambientale conferito dal Touring Club Italiano. La rinascita avvenne intorno al 1970 e fu una vera e propria scommessa. Sicuramente la caratteristica tenacia dei vecchi “langhetti” l’ha reso una meta turistica di primaria importanza. Bergolo fa anche parte dei Borghi autentici d’Italia, una rete di 10 comuni, che ha deciso di farsi conoscere ed apprezzare per la loro politica di sostenibilità ambientale. Da non perdere assolutamente due testimonianze storico-artistiche di particolare rilievo: la cappella romanica di San Sebastiano (secolo XII) e la Chiesa parrocchiale (secolo XVII).

    Anche la Cappella romanica di San Sebastiano, situata nel cimitero, merita! E’ un luogo di straordinaria bellezza paesaggistica.

    Uno spazio panoramico di grande suggestione è il “Memorial Ezra Pound”, sorto nel 2003, Nove pietre dipinte dall’artista Beppe Schiavetta, in un prato verde, delimitato, si rincorrono in memoria del poeta.

    Bergolo
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    Feisoglio

    Se nel vostro girovagare passate di qua, fate un salto da Cascina Azii https://cascinaazii.it/ . Butterete le valige e riempirete il bagagliaio con i loro dolcetti artigianali tutti a base di nocciole.

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    Ovvero Monte delle Barche: da qua, dalla Vetta delle Langhe, nelle giornate di bel tempo terso si può vedere il Mar Ligure, un panorama incredibile! Un tempo era protetto da alte mura, di cui rimane un arco medioevale del XIV secolo, ma conserva tutt’ora uno dei centri storici più interessanti dell’Alta Langa. Fate una passeggiata per le vie del paese, lastricate con mattoncini rossi, alla scoperta di meridiane, di tanti angoli caratteristici e dei camini dalle forme strane.

    Murazzano

    è uno dei principali centri dell’Alta Langa. La quota altimetrica a cui sorge (739 metri), la vicinanza delle, le lande erbose che lo circondano danno al paese un’aria montana che lo distingue dagli altri centri vicini. Il paese è sovrastato da una torre medioevale del 1300, un tempo certamente collegata al castello. La via centrale conduce alla piazza circondata dai portici e al termine della stessa fa bella mostra di sé la facciata della parrocchiale di San Lorenzo, arricchita dal trecentesco campanile. Di interesse artistico è anche il santuario della Madonna di Hai, eretto nella prima metà del ‘600.

    Per ricordi mangerecci non perdetevi il caseificio della famiglia Chiesa.  https://murazzano.live/ a Murazzano, è davvero un luogo magico e in ogni formaggio che assaggerete sentirete tutta la passione di questa famiglia che alleva la “pecora di Murazzano”, una razza autoctona, unica responsabile del Formaggio DOP di Murazzano.

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    Serravalle Langhe

    sono due i ristoranti che vi consiglio: La Coccinella, http://www.trattoriacoccinella.com/

    presidio slow food, sala curatissima, vini eccelsi e un po’ di rivisitazione nella tradizione; e Trattoria Belvedere: la cucina di casa nel vostro piatto in un piccolo borgo a sé con una vista mozzafiato. https://www.belvederetrattoria.it/ristorante/

    Alla prossima!

  • Scopri Bossolasco: “la Perla delle Langhe”

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    Scopri Bossolasco: “la Perla delle Langhe”

    Immersa nelle affascinanti colline dell’Alta Langa, nel cuore del Piemonte, si trova Bossolasco, un borgo ricco di fascino e storia, noto come la “Perla delle Langhe” o il “Paese delle Rose”. Venite a visitare le meraviglie di Bossolasco, dalla sua storia medievale ai panorami fiabeschi che ogni anno attirano visitatori da tutto il mondo.

    Storia e Patrimonio

    La storia di Bossolasco risale al Medioevo quando era un punto di passaggio per pellegrini e mercanti. Le sue radici storiche si notano nelle architetture perfettamente conservate e nelle tradizioni che continuano a vivere grazie all’impegno della comunità locale. Il borgo è una vera e propria trama di viuzze di ciottoli, antiche chiese e case in pietra che raccontano una storia millenaria.

    Il Paese delle Rose

    Bossolasco si distingue sicuramente per il suo patrimonio storico, ma anche per la sua straordinaria bellezza naturale. È soprannominato il “Paese delle Rose” per le sue vie e piazze adornate di rose di varie specie, che sbocciano profumate da maggio a luglio, creando un vero e proprio festival di colori e profumi. Questo ha dato vita ad una festa annuale. “La festa delle Rose”, che ne celebra la bellezza e la varietà, attirando appassionati di giardinaggio, fotografia e artisti da ogni dove.

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    Attrazioni e attività

    Bossolasco offre attività per tutti i gusti: dagli appassionati di escursionismo che possono esplorare i sentieri che si snodano tra vigneti, noccioleti e boschi, ai “goderecci” che possono degustare i prodotti tipici locali come formaggi, tartufi e vini pregiati. La “Fiera del Tartufo” di Alba, in particolare, è un evento imperdibile che celebra uno dei simboli culinari della regione.

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    Gastronomia locale

    La cucina di Bossolasco riflette la ricchezza della terra con piatti che spaziano dai tajarin al ragù di salsiccia ai dolci al cucchiaio a base di nocciole. I ristoranti del borgo offrono menu che sono un viaggio alla scoperta dei sapori autentici delle Langhe, accompagnati sempre da una selezione di vini locali che esaltano ogni piatto.

    Fate un pranzo o una cena alla “Drogheria di Langa”, un gioiello nel paese. La gentilezza, l’arredamento, l’attenzione agli ingredienti e la carta dei vini ne fanno un Must Do.

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    Dormire a Bossolasco

    Che dire! Ovviamente 😊 soggiornare nel nostro bed and breakfast Cascina Facelli rappresenta la scelta ideale! Questa antica cascina, ristrutturata con cura e attenzione per i dettagli, si trova a pochi minuti da Bossolasco e offre un’accoglienza calda in un ambiente di design. Con solo tre suite esclusive, garantisce una tranquillità assoluta e una vista mozzafiato sulle colline delle Langhe. Prenota ora il tuo soggiorno a Cascina Facelli e lasciati avvolgere dall’incanto senza tempo di Bossolasco e delle sue meraviglie.

    Bossolasco è un gioiello del Piemonte che merita di essere scoperto. Se sei alla ricerca di storia, natura o gastronomia eccellente, Bossolasco offre un’esperienza indimenticabile.

    Visita il nostro sito per ulteriori informazioni e per scoprire di più su come rendere la tua visita a Bossolasco un’esperienza indimenticabile.

    Sala Colazioni
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  • L’Alta Langa e Bossolasco, gioielli del Piemonte

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    L'Alta Langa e Bossolasco, gioielli del Piemonte

    Scopri il paradiso nascosto del Piemonte: l’Alta Langa e Bossolasco, gioielli nascosti del Piemonte, un viaggio tra natura, cultura e sapori autentici come non li hai mai visti!

    L’incantevole regione dell’Alta Langa e il pittoresco villaggio di Bossolasco conosciuti per la loro bellezza naturale e la ricca tradizione culturale nel cuore del Piemonte.

    Hai mai sognato un luogo dove la natura si intreccia con la storia e dove ogni angolo racconta un racconto antico? Benvenuto nell’incantevole Alta Langa e nel pittoresco paese di Bossolasco, due autentiche gemme del Piemonte pronte a sorprenderti con la loro bellezza incontaminata e tradizioni senza tempo. Preparati a vivere paesaggi mozzafiato ricoperti di vigneti e nocciole, degustare vini pregiati e a scoprire i segreti di borghi che sembrano usciti da un racconto fiabesco.

    Questa zona offre un mix unico di natura incontaminata, arte, storia e gastronomia.

    Tra tutto questo spicca Bossolasco, conosciuto anche come “Perla delle Langhe” o il “Paese delle rose”.

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    L’Alta Langa: un tesoro da esplorare - la meraviglia dei paesaggi

    L’Alta Langa, con le sue colline dolci e vigneti rigogliosi, offre panorami che catturano il cuore. Immagina passeggiate tra noccioleti profumati, sentieri che costeggiano piccoli ruscelli e vedute mozzafiato da punti panoramici nascosti. Questa regione non è solo natura incontaminata, ma anche autenticità pura: ogni borgo ha una storia da raccontare, una tradizione da condividere e un fascino tutto da scoprire; paesini come Monforte d’Alba, Serralunga d’Alba, Grinzane Cavour, Castiglione Falletto ed anche Murazzano vi incanteranno con i loro piccoli borghi, prodotti esclusivamente locali, castelli e case finemente restaurate.

    La ricca storia e la vibrante cultura dell’Alta Langa e di Bossolasco, dove il passato e il presente si fondono in un’esperienza unica.

    L’Alta Langa non è famosa solo per i suoi paesaggi ma anche per una storia densa di eventi che hanno modellato la regione. Bossolasco, con le sue chiese medievali e le case in pietra, racconta storie di secoli passati. La regione è un crogiolo di tradizioni culturali, festività locali e un’arte culinaria che rispecchia la ricchezza della terra.

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    Cosa vedere e fare in Alta Langa e Bossolasco

    Pianifica la tua visita in Alta Langa e Bossolasco con la nostra guida alle principali attrazioni e attività imperdibili.

    Dalle escursioni tra le colline a passeggiate nei vigneti, l’Alta Langa offre numerose attività per gli amanti della natura e del buon vino.  Bossolasco, conosciuto come il “Paese delle Rose”, è una delle perle più preziose dell’Alta Langa. In primavera i suoi giardini fioriti esplodono in una sinfonia di colori, creando un’atmosfera magica e senza tempo. Passeggiando tra le sue vie acciottolate, potrai ammirare case in pietra ricoperte da rose rampicanti e balconi fioriti che incantano ogni visitatore. Non perdere i tanti eventi culturali e festival che animano il borgo, come la celebre Festa della Rosa, un’occasione unica per immergersi nelle tradizioni locali.

    Sono molte le attività che puoi fare:

    – Trekking tra le colline: avventurati lungo sentieri che si snodano tra vigneti e noccioleti, godendo di panorami unici sul paesaggio piemontese.

    – Degustazioni di vino: visita le storiche cantine di Barolo e Monforte d’Alba, dove puoi assaporare vini eccellenti abbinati a prodotti locali.

    – Esplorazione di borghi medievali: scopri luoghi incantevoli come Serralunga d’Alba, Grinzane Cavour e Murazzano, ognuno con una storia e un’architettura affascinante.

    – Tour culturali: visita il Castello di Grinzane, il Museo del Vino a Barolo e altri siti storici che narrano la ricca storia delle Langhe.

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    I sapori dell'Alta Langa

    Un viaggio gastronomico tra tradizione e innovazione, i sapori unici dell’Alta Langa, dove la gastronomia rispecchia la diversità e la ricchezza del territorio.

    L’Alta Langa è celebre per i suoi prodotti enogastronomici di eccellenza, come i formaggi d’alpeggio, i tartufi e i vini prestigiosi e offre un’esperienza culinaria che combina ricette tradizionali con innovazioni contemporanee, creando piatti che deliziano il palato.

    Fatti incantare dalla cucina del Ristorante Iride a Roddino: lo chef Isaia riesce a far convivere i prodotti locali con delle incredibili contaminazioni in maniera eccelsa!

    Anche una puntatina alla Locanda del Bivio ad Albaretto Torre non è per nulla male. Qua la tradizione pura viene messa in scena e nel piatto dallo chef Massimo.

    Se vuoi cenare con un castello alle spalle e interminabili distese di vigna di fronte, non puoi perderti la “Cantina comunale di Castiglione Falletto”: anche se la stagione non permettesse di mangiare all’aperto, l’interno del locale è notevole! Un muro di vini sarà il tuo terzo ospite al tavolo.

    Lo chef stellato Pasquale di “Borgo Sant’Anna” a Monforte non ha bisogno di presentazioni. Lascialo fare e gustati il momento.

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    Il fascino inesauribile dell'Alta Langa e Bossolasco

    Lasciati incantare dall’Alta Langa e da Bossolasco, destinazioni che promettono un’esperienza indimenticabile tra natura, cultura e gastronomia.

     

    L’Alta Langa e Bossolasco non sono semplici mete turistiche, ma esperienze da vivere intensamente. Se cerchi un luogo dove il tempo sembra essersi fermato, dove la natura abbraccia la storia e ogni angolo nasconde un segreto, l’Alta Langa è la tua prossima destinazione.

     

    Pronto a scoprire questo angolo nascosto del Piemonte?

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    Ti aspettiamo nel nostro bed and breakfast con piscina a Bossolasco!

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  • La storia e l’origine dello zafferano

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    Scopri con noi l’antica storia dello zafferano: da spezia preziosa nelle civiltà del passato a ingrediente versatile e creativo nella cucina moderna; vediamo le origini geografiche e la diffusione globale di questa spezia dorata.

    Lo zafferano, noto scientificamente come “Crocus sativus” è apprezzato per il suo meraviglioso colore e il particolare sapore. Si ritiene sia originaria del Medio Oriente ed è stata valorizzata per millenni usata sia in cucina che in rituali e come medicamento. La sua coltivazione si è diffusa in Europa e Asia ed è diventata un simbolo di ricchezza e prosperità nelle culture attraverso i secoli.

    Coltivazione e principali regioni produttrici

    Approfondiamo le tecniche di coltivazione dello zafferano e le zone, a livello mondiale, famose per questa spezia e come il clima influisce sulla qualità del prodotto finale.

    La coltivazione dello zafferano richiede precisione e tanta pazienza, pensate che la raccolta dei delicati stimmi viene fatta interamente a mano! Regioni come la Castiglia-La Mancha in Spagna e la provincia di Khorasan in Iran sono note per la loro alta produzione dove il clima secco e temperato ne favorisce la crescita. Queste pratiche agricole sono sostenibili e preservano la tradizione (ma anche l’ambiente).

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    Lo zafferano del Piemonte: tradizione e innovazione nella coltivazione

    Il Piemonte sta diventando un punto di riferimento per la coltivazione di zafferano di qualità attraverso pratiche tradizionali e le innovazioni che caratterizzano questa produzione regionale.

    Il Piemonte, noto per i suoi vini e tartufi, si sta imponendo come un importante centro per la produzione di zafferano. Situata nel nord-ovest d’Italia combina un clima ideale e un terreno fertile che sono perfetti per la coltivazione di zafferano. Gli agricoltori locali, spinti da una passione per le colture sostenibili e di qualità, stanno riscoprendo antiche tecniche agricole e le stanno integrando con metodi innovativi per ottimizzare la resa e la qualità dello zafferano.

    Nelle province di Cuneo, Asti e Torino, piccoli produttori hanno iniziato a coltivare zafferano su scala ridotta ma con una particolare attenzione ad ottenere una qualità eccezionale. Queste iniziative arricchiscono sicuramente la biodiversità agricola della regione e supportano l’economia locale, creando nuove opportunità di lavoro e influenzando la gastronomia piemontese.

    Lo zafferano piemontese sta ottenendo apprezzamenti sia a livello nazionale che internazionale e sta diventando un simbolo di come tradizione e innovazione possano andare di pari passo nella produzione agricola moderna.

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    Usi culinari dello zafferano

    Lo zafferano può essere utilizzato in cucina  dall’antipasto al dolce.

    Lo zafferano è famoso per il suo utilizzo in piatti come la paella spagnola e il risotto alla milanese e una piccola quantità è sufficiente per arricchire un’ampia varietà di ricette, grazie al suo sapore intenso e al colore vivace. Se andate nella sezione “ricette” del nostro sito potrete scaricare gratuitamente le imperdibili alchimie di chef notevoli che hanno utilizzato lo zafferano di Cascina Facelli nei loro piatti.

    Ricordatevi di conservare lo zafferano in luogo fresco e asciutto! Ne manterrete le qualità per lungo tempo!

    Benefici e usi medicinali dello zafferano

    Questa spezia viene usata tantissimo nella medicina alternativa e la ricerca scientifica ne ha supportato i benefici.

    Studi recenti hanno confermato che lo zafferano può migliorare l’umore e supportare la salute visiva. Tradizionalmente, è stato usato per trattare tutto! Da infiammazioni a disturbi del sonno, sfruttandone le proprietà antiossidanti e antinfiammatorie…provare per credere…una tisana calda alla sera con qualche pistillo in infusione e dormirete come angioletti!

    Se vuoi scoprire tutti i benefici di questa magnifica spezia, ti invitiamo a dare un’occhiata al nostro ultimo post su instagram dove elenchiamo i primi 5 benefici per il corpo umano. https://www.instagram.com/reel/C5bYi93MntO/?utm_source=ig_web_copy_link&igsh=MzRlODBiNWFlZA==

    Curiosità e Considerazioni Economiche

    Lo zafferano è una delle spezie più costose al mondo. Qual è l’impatto economico della sua coltivazione sulle comunità locali?

    Lo zafferano è spesso chiamato

    “l’oro rosso” per il suo alto costo dovuto alla pazientissima raccolta manuale necessaria per ottenere pochi grammi di prodotto. Questo alto costo ha un impatto significativo sulle economie locali delle regioni produttrici e contribuisce al loro reddito offrendo, tra l’altro, opportunità di lavoro.

    La produzione di zafferano in Cascina Facelli

    Visita il nostro sito per vedere il lavoro e la passione che c’è dietro al pregiato zafferano di Cascina Facelli in Alta Langa nel cuore del Piemonte.

    In Cascina Facelli, situata tra le incantevoli colline dell’Alta Langa, coltiviamo con passione lo zafferano. La nostra cascina, un antico edificio risalente al 1840, non è solo un luogo di produzione agricola, ma anche un rifugio di pace e bellezza perfetto per chi cerca relax e, con solo tre camere, tanta privacy.

    La raccolta del nostro zafferano avviene rigorosamente a mano, in determinate ore del giorno (molto presto) seguendo i metodi tradizionali che garantiscono la massima qualità del prodotto. Ci impegniamo veramente a mantenere uno standard elevato e preserviamo al massimo l’integrità e la purezza degli stimmi per offrire ai nostri clienti un prodotto di incomparabile qualità.

    Abbiamo anche introdotto un prodotto innovativo come il Miele allo Zafferano di Alta Langa: una deliziosa fusione che combina il dolce aroma del miele con il sapore ricco dello zafferano che si sposa alla perfezione soprattutto con i formaggi e che ne fa gustare al meglio la complessità. Nulla vieta di sperimentare tantissimi altri accostamenti, anche con i vostri piatti dolci.

    Visita il nostro sito per ulteriori informazioni e per prenotare un soggiorno in Cascina Facelli dove ogni dettaglio parla di storia, comfort e design unico. Vieni a vivere un’esperienza che soddisfa non solo il palato ma anche l’anima.

    Per ulteriori dettagli sulla nostra produzione e sui prodotti disponibili, visita il sito ufficiale di Cascina Facelli .

    Zafferano Cascina Facelli Bossolasco 9

    Sfide e sostenibilità

    Trovare iniziative a rendere questa pratica sempre più sostenibile è una delle sfide nella coltivazione dello zafferano.

    Nonostante la sua popolarità, la produzione di zafferano è minacciata da sfide come il cambiamento climatico, che trasforma le delicate condizioni necessarie per la sua crescita. Fortunatamente, nuove tecnologie e metodi di coltivazione stanno emergendo per affrontare questa situazione e assicurare la sostenibilità a lungo termine della produzione di zafferano.

    Il futuro dello zafferano

    Riflessioni sull’importanza dello zafferano nelle culture globali e sulle prospettive future di questa spezia straordinaria.

    Lo zafferano continua a essere una spezia molto apprezzata in tutto il mondo, sia per il suo uso in cucina che per i suoi benefici per la salute. Guardando al futuro, l’innovazione nella sua produzione e le pratiche sostenibili saranno fondamentali per mantenere la sua disponibilità e qualità.

    Zafferano Cascina Facelli Bossolasco 10
  • La nocciola piemontese

    Torta di nocciola alta langa

    IL TESORO DELL'ALTA LANGA

    La nocciola piemontese, in particolare quella dell’Alta Langa, è rinomata in tutto il mondo per la sua qualità superiore ed offre una versatilità incredibile in cucina, dalla farina alla granella.

    La varietà “Tonda Gentile delle Langhe” è celebre per il suo gusto ricco e delicato e deve questa qualità ineguagliabile alle particolari condizioni climatiche e al suolo fertile della Langa, che creano l’ambiente ideale per la sua crescita. Tra l’altro, ci sono standard rigorosi sia nella coltivazione che nella raccolta che garantiscono che solo l’eccellenza raggiunga il mercato.

    Nocciola Langa Facelli

    IL CICLO DI VITA DELLA NOCCIOLA

    La nocciola va in fiore a fine inverno anticipando, così, l’arrivo della primavera e questi delicati fiori saranno il frutto che maturerà nei mesi successivi. La raccolta avviene tra fine agosto e inizio settembre quando le nocciole, avvolte nei loro gusci marroni, cadono naturalmente al suolo. Questo è il segnale, il momento perfetto per la raccolta.

    Nocciola albero altalanga

    L'ESSICCAZIONE DELLA NOCCIOLA: UN PASSAGGIO ESSENZIALE

    Dopo la raccolta le nocciole vengono essiccate: bellissimo vederle nei fienili, stese, come un materasso. E’ un processo che ne preserva il sapore e ne prolunga la conservazione perché riduce l’umidità interna ed evita la formazione di muffe per mantenere intatte le proprietà organolettiche del frutto.

    UNA VERSATILITÀ CULINARIA SENZA CONFINI

    La nocciola si presta a un’ampia varietà di utilizzi in cucina: può essere trasformata in farina (ideale per dolci gluten-free o per arricchire il sapore di torte e biscotti); ridotta in granella aggiunge croccantezza a gelati e a dessert; l’olio di nocciola, invece, è perfetto per condire con un tocco di classe qualsiasi piatto.
    Volendola utilizzare come protagonista otterremo dolci prelibatezze come creme e praline.
    La crema di nocciole, dalla famosissima Nutella della Ferrero di Alba alle mille varietà fatte dalle piccole aziende agricole locali (ognuna con la sua personalissima ricetta), è perfetta sia come da spalmare che da usare come ingrediente in dolci e pasticceria. Le pralinate sia salate che nella versione dolce sabbiata offrono un’esperienza gustativa unica. Credetemi! …possono diventare una dipendenza!

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  • Le Langhe Patrimonio Unesco

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    UN VIAGGIO TRA CULTURA E NATURA

    Nel cuore del Piemonte, le Langhe rappresentano una delle destinazioni più affascinanti d’italia, credetemi! Tanto da essere riconosciute come parte del patrimonio mondiale dell’unesco. Questo riconoscimento, ottenuto insieme a Roero e Monferrato, celebra non solo la straordinaria bellezza paesaggistica di queste colline ma anche la tradizione vitivinicola che qui ha radici profonde e antiche. Oggi vi porteremo alla scoperta del Patrimonio Unesco delle Langhe esplorando la sua storia, la sua cultura e le iniziative che contribuiscono a preservare questo territorio incredibilmente affascinante!

    Langhe panorami

    LA CANDIDATURA UNESCO

    Un riconoscimento di valore universale la designazione delle Langhe-Roero e Monferrato come patrimonio dell’umanità Unesco è avvenuta nel 2014 ed è stata un importante riconoscimento per l’Italia e per il Piemonte in particolare. quest’area è stata premiata per il suo paesaggio culturale che riflette le pratiche agricole, le tecniche di coltivazione della vite e la produzione vinicola che si sono sviluppate nel corso dei secoli. il paesaggio delle langhe, con i suoi vigneti a perdita d’occhio, le antiche borgate, i castelli e le cantine storiche, è considerato un esempio di interazione tra uomo e natura. Se avete a disposizione più di un week end questi sono i must da non perdere! …perché le Langhe offrono esperienze che vanno oltre la semplice visita enogastronomica.

    Langhe patrimonio Unesco

    I CASTELLI NELLE LANGHE E LE BORGATE STORICHE

    Castelli come quello di Grinzane Cavour o di Serralunga d’alba raccontano secoli di storia piemontese. Le borgate, con le loro case in pietra e le cantine antiche, offrono unospaccato di vita rurale che si è mantenuto autentico nel tempo. questa, a differenza di altre, è una zona talmente legata alla terra che è riuscita e, anzi, si ostina a far rimanere autentico il territorio. non vedrete autostrade, ma semplici strade di campagna per chilometri. qua tutto è fatto per “rallentare”, per appagare la vista, per “non correre” e assorbire i profumi e i colori.

    mongolfiere

    I VIGNETI

    Le colline sono ricoperte da filari di Nebbiolo, Barbera, Dolcetto, tra gli altri, che danno vita a vini di fama mondiale come il Barolo e il Barbaresco.
    Passeggiare tra questi vigneti è un’esperienza unica per fascino e sensazioni e vi permetterà di comprendere il profondo legame tra territorio e produzione vinicola. Ascoltate i vignaioli, la loro passione, il loro duro lavoro! Quando aprirete e degusterete una di quelle bottiglie di vino, tutto ciò lo sentirete e farà parte di voi.

    Langhe Vigne

    LE CATTEDRALI SOTTERRANEE DI CANELLI

    Queste antiche cantine scavate nel tufo sono vere e proprie cattedrali del vino, luoghi dove il Barolo, il Moscato d’Asti e altri vini prestigiosi maturano in botti di legno, in un ambiente unico al mondo. Se le visiterete ricordatevi il passo “scavate nel tufo”…un lavoro fatto a mano, centinaia di anni fa, da uomini determinati e infaticabili.

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    IL RUOLO DELLA COMUNITÀ E LE INIZIATIVE DI CONSERVAZIONE

    La comunità locale gioca un ruolo fondamentale nella conservazione del paesaggio delle Langhe. Agricoltori, viticoltori e abitanti sono i custodi di questo territorio, impegnati nella protezione della biodiversità e nella promozione di pratiche agricole sostenibili. Troverete un paesaggio impeccabile, ordinato e pulito. Anche questo dimostra l’amore e la cura che i “langhetti” provano per casa loro. Iniziative come la vendemmia, aperta ai visitatori, diventano occasioni per trasmettere il valore del lavoro in vigna e l’importanza della conservazione del paesaggio.

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    VISITA RESPONSABILE E SOSTENIBILE

    Visitate le Langhe nel rispetto del suo Patrimonio Unesco, adottate un approccio sostenibile e Consapevole. È fondamentale rispettare la natura, i Luoghi di produzione e le comunità locali, privilegiando esperienze che favoriscano un turismo responsabile e di qualità.

    Trattate questo territorio col rispetto dei suoi abitanti e vi porterete a casa un piccolo valore aggiunto che si insinuerà nelle vostre abitudini! Ogni scelta può contribuire alla conservazione di questo patrimonio:
    dalle degustazioni nelle cantine che adottano pratiche sostenibili, alla scelta di alloggi e ristoranti che
    valorizzano i prodotti del territorio.

    La visita a questo territorio può diventare un’occasione per riflettere sull’importanza del rispetto e della conservazione per le generazioni che ci seguiranno. Ma non fatevi ingannare! Il rispetto della tradizione non significa rimanere ancorati al passato in modo nostalgico: in questo angolo di Piemonte la tradizione si fonde con l’innovazione; incredibilmente, troverete un popolo veramente attento all’aggiornamento, alla creazione di pazzesche strutture architettoniche al passo coi tempi ma che vi faranno sentire comunque in un’epoca antica.

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    costruzione architettura langhe

  • La cucina tradizionale piemontese

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    UN VIAGGIO TRA CULTURA E NATURA

    Il Piemonte, in particolare l’area delle langhe patrimonio unesco, è famoso per la sua tradizione culinaria caratterizzata da ingredienti di alta qualità, da prodotti considerati “eccellenze italiane”, piatti tradizionali e prelibatezze uniche. Se passate da queste parti per un weekend in alta langa non potete perdervi gli ingredienti, i piatti e le specialità che rendono la cucina piemontese e delle langhe così famosa:

    Tartufo Bianco di Alba
    Sicuramente l’ingrediente più prezioso e ricercato della zona, famoso in tutto il mondo per il suo aroma e sapore unici. E’ caratterizzato da una leggera venatura rosa al suo interno (che ne garantisce la provenienza).

     

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    Ravioli

    NOCCIOLA PIEMONTESE

    come già menzionato nell’articolo precedente, la nocciola, in particolare la varietà “tonda gentile delle langhe”, è ampiamente utilizzata in molti dolci e prodotti da forno.

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    VINI DELLE LANGHE

    I suoi vini sono eccezionali! chi non conosce il Barolo, il Barbaresco, il Nebbiolo e il Dolcetto?

    I FORMAGGI

    trovate un po’ di tempo per recarvi nei piccoli caseifici del piemonte e portatevi a casa formaggi eccellenti come il Castelmagno, la Toma, il Bra e, se riuscite a trovarne ancora disponibile, un pezzetto di Bettelmatt.

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    COME PIATTI DELLA CUCINA TRADIZIONALE PIEMONTESE E’ DOVEROSO ASSAGGIARE

    Tajarin: è una pasta sottile all’uovo, simile ai tagliolini, spesso servita con sugo di carne o con il tartufo bianco di alba.
    Agnolotti del plin: piccoli ravioli ripieni di carne o verdura, chiamati così per il pizzicotto (“plin” in piemontese) usato per chiuderli.
    Vitello tonnato: un piatto freddo composto da fette sottili di vitello coperte con una salsa cremosa al tonno, capperi e acciughe, antica reminiscenza della “via del sale” che collegava la liguria al basso piemonte Brasato al barolo: stufato di manzo cotto lentamente nel barolo, con aggiunta di verdure e spezie, che risulta particolarmente tenero e aromatico.
    Bagna càuda: è una salsa calda a base di aglio (tanto), acciughe e olio d’oliva servita tipicamente con verdure crude e cotte da intingere. consigliata esclusivamente a chi ha stomaco forte!!
    Bonet: è un delizioso budino al cioccolato fondente e amaretti, aromatizzato con rum o amaretto di saronno.
    Gianduiotti: cioccolatini a forma di barca, fatti con cioccolato gianduia (tipico torinese): una miscela di cioccolato e pasta di nocciole.
    Panna cotta: è un dolce al cucchiaio morbido e cremoso, sembra seta! e’ servita al naturale, con salsa al caramello o con della frutta fresca.
    Torte e biscotti di nocciole: qua, sbizzarritevi e lasciatevi incantare!!

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    Questo patrimonio culinario attrae gourmand e appassionati di enogastronomia da ogni parte del mondo per cui non resta anche a voi che esplorare i sapori fortunatamente ancora autentici di questa terra ricca di storia e tradizione.